Cheto, keto, keto diet, chetogenetica (quando ci si sbaglia a scrivere…) se ne parla molto ma siamo davvero sicuri di conoscerla? Perché in realtà dovremmo parlare di diete chetogeniche…
E’uno strumento davvero così valido per perdere peso? Sì e no…
Dieta chetogenica: cos’è e perché funziona
A tutti gli effetti è una strategia alimentare semplice che da immediatamente ottimi risultati, a patto che venga proposta e applicata nel modo corretto dal professionista.
Dico questo perché mi è capitato piuttosto spesso di confrontarmi con pazienti che avevano, di propria sponte, sperimentato una sorta di dieta chetogenica “fai da te” con pessimi risultati.
È del tutto normale.
Prima di andare avanti cerchiamo di definire la dieta chetogenica: si tratta di una vera e propria dieta la cui energia viene fornita dal 70% circa dai grassi, il 15-20% dalle proteine e il 10-15% dai carboidrati.
Lo scopo di questa dieta è quello di forzare il nostro organismo a utilizzare come substrato energetico non i carboidrati, che in una dieta equilibrata apportano il 45-65% dell’energia, ma i grassi. Perché assolva allo scopo del dimagrimento una dieta chetogenica deve essere necessariamente ipocalorica; si deve creare un dislivello negativo di energia, nel caso in cui non si creasse nella migliore delle ipotesi non otterremmo nulla oltre ad un’alimentazione squilibrata mentre, nella peggiore delle ipotesi, potremmo addirittura ingrassare.
Dieta chetogenica: effetti positivi
Una dieta chetogenica ben studiata e adattata alle esigenze del paziente può avere risultati ottimi fra i quali:
- Eliminazione della ritenzione idrica
- Riduzione del senso di fame e del senso di affaticamento
- Aumento dei livelli di energia
- Rieducazione del palato al sapore dolce
- Dimagrimento in tempi brevi
- Dimagrimento in casi di stallo del peso
È facile dunque capire il perché del successo di questa strategia, ma solo se questa viene ben applicata e sempre contestualizzandola alla situazione del paziente. Quando si tratta di protocolli così delicati è bene ricordare che la cosa più importante è quella di essere sempre seguiti passo dopo passo dal professionista che abbiamo scelto.
Gli effetti negativi della dieta chetogenica
Come in tutte le cose bisogna valutare anche il rovescio della medaglia, del resto non vi è rosa senza spine…
Per sua natura la dieta chetogenica non è una dieta equilibrata pensata per essere seguita sul lungo periodo; infatti, ha svariati effetti negativi fra i quali:
- Ripartizione dei nutrienti squilibrata completamente a favore dei grassi
- Compromissione del sistema epatico e renale
- Alito acetonico
- Disagio psicologico (non sono ammessi sgarri)
- Stipsi
- Scelta degli alimenti monotona
È bene comprendere che lo stato di chetosi fisiologica (molto diversa dalla cheto-acidosi metabolica tipica del diabete) impiega circa tre giorni prima di innescarsi completamente e perché il protocollo abbia successo non bisogna interromperla.
Se mettiamo insieme tutti i pezzi del puzzle vedremo come la dieta chetogenica per quanto possa essere una valida strategia abbia dei limiti molto pesanti e non solo: uscire dallo stato di chetosi è un processo delicato proprio come il suo instaurarsi.
Infatti, proprio per evitare spiacevoli effetti collaterali come un aumento immediato di ritenzione dei liquidi, si rende necessario reintrodurre i carboidrati in modo graduale.
Conclusioni
Quando di parla di dieta chetogenica ci si confronta con un protocollo di indubbio valore clinico ma che si rende opportuno contestualizzare e comprendere che proprio a causa della sua particolarità/pericolosità non deve essere considerato come prima strategia per il dimagrimento.
Deve essere inteso invece come un grande aiuto laddove un percorso ipocalorico equilibrato non dia più risultati auspicati.