I benefici del digiuno intermittente

Il digiuno intermittente è diventato sempre più popolare negli ultimi anni come approccio alla gestione del peso e al miglioramento della salute generale. Questa pratica, che coinvolge cicli di alimentazione e digiuno, ha destato la curiosità di molti che cercano un modo di coniugare perdita di peso e miglioramento della propria salute. Vediamo insieme di cosa si tratta e se, questo genere di approccio, possa fare a caso proprio!

Cos’è il digiuno intermittente?

Il digiuno intermittente è un modello alimentare che alterna periodi di alimentazione con periodi di digiuno. Ciò può avvenire su base giornaliera o settimanale. Si può decidere, infatti, di alternare periodi di digiuno nella stessa giornata o dedicare una o più giornate di digiuno nel corso della settimana. La scelta è strettamente personale e dipende dal proprio stile di vita.

Benefici per la salute

1) Perdita di peso

Uno dei motivi principali per cui molte persone si avvicinano al digiuno intermittente è la perdita di peso. È necessario però fare una doverosa precisazione: il dimagrimento e il consumo di grassi da parte del nostro corpo avviene esclusivamente nel momento in cui viene impostato un deficit calorico. Se il nostro scopo è quello di perdere peso è inutile alternare periodi di digiuno a momenti in cui si va ad introdurre energia attraverso il consumo di alimenti se poi l’energia introdotta pareggia il nostro dispendio energetico. 

2) Miglioramento delle funzioni metaboliche

Il digiuno intermittente può contribuire a migliorare la sensibilità insulinica migliorando il metabolismo del glucosio. Questo è un indubbio vantaggio che ci permette di avere una migliore risposta metabolica all’ingestione di cibi contenenti carboidrati. 

3) Benefici per la salute del cervello

Recenti ricerche indicano che il digiuno intermittente potrebbe avere benefici per la salute del cervello, inclusa la riduzione del rischio di malattie neurodegenerative. Si tratta di studi epidemiologici ancora in fase preliminare ma se le aspettative dovessero essere confermate il digiuno intermittente potrebbe divenire parte di una dietoterapia preventiva per malattie neurodegenerative come la malattia di Alzheimer o il morbo di Parkinson.

Che tipo di digiuno intermittente?

Ci sono 2 principali tipologie di digiuno intermittente:

  • Il metodo 16/8 che prevede di consumare i propri pasti nell’arco di 8 ore (a volte la finestra temporale si può ridurre a 6 ore) e digiunare le restanti ore della giornata;
  • Il metodo 5/2 che prevede di alimentarsi normalmente in modo equilibrato 5 giorni alla settimana e limitare l’apporto di energia a 500-600kcal per 2 giorni non consecutivi fra di loro

Ci sono anche altri approcci che prevedono un modo diverso di digiunare, tuttavia, quelle sopra citate sono le più diffuse (e anche le più facili da seguire).

Durante i periodi di alimentazione, è fondamentale fare scelte alimentari sane e bilanciate. In caso contrario la maggior parte se non tutti i potenziali benefici del digiuno intermittente andrebbero persi.

I pro

Per alcune persone potrebbe tornare utile sfruttare questo approccio alimentare per una questione di praticità legata al consumo del pasto, chi è spesso fuori casa o ha una vita particolarmente frenetica a volte risulta difficile trovare un momento e un luogo dove poter consumare un pasto bilanciato. In questi casi digiunare e “togliersi il pensiero” del pasto potrebbe essere un grande vantaggio.

I contro

Nonostante i numerosi benefici, il digiuno intermittente potrebbe non essere adatto a tutti. Chi soffre di patologie o si trova in stato parafisiologico (come la gravidanza), per chi pratica sport o è in età evolutiva il digiuno intermittente è sconsigliato. Del resto, si tratta di un approccio che ha anche degli effetti collaterali quali: irritabilità e stanchezza durante le ore di digiuno, calo delle prestazioni per chi pratica sport (a livello sia agonistico che amatoriale), apporto insufficiente di micronutrienti quali vitamine, calcio, ferro…

Consigli

Il digiuno intermittente è un approccio affascinante alla gestione del peso e alla salute generale. Si tratta però di un sistema non scevro dai rischi o effetti collaterali. Se si dovesse decidere di volerlo provare è bene ricordare sempre di consultare un medico o un nutrizionista prima di metterlo in pratica.

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