Dieta in età infantile, si o no?

Il cambiamento di abitudini di vita e alimentazione ha portato ad un considerevole aumento dei bambini che soffrono di sovrappeso. Nell’indagine svolta nel 2019 nelle scuole nell’ambito della sorveglianza nazionale OKkio alla SALUTE è stato evidenziato come il 20,4% dei bambini fosse sovrappeso e il 9,4% fosse addirittura obeso. Un dato decisamente preoccupante ma che ci deve far riflettere e porre una domanda molto seria: è opportuno iniziare una dieta già in età scolare?

Dieta si

Imporre ad un bambino un regime dietetico restrittivo ha l’indubbio vantaggio di correggere in modo più o meno rapido il dato che fa preoccupare maggiormente: il peso. In prima battuta si potrebbe pensare che optare per questa via sia la migliore soluzione; tuttavia, si rende necessario riflettere sulle cause che hanno portato ad un accumulo di peso ben più elevato rispetto a quello raccomandato dalle curve di crescita. Spesso di tratta, infatti, di più fattori che in concomitanza sfociano in questo genere di risultato:

  • Educazione alimentare non corretta
  • Scarso movimento e/o attitudine allo sport
  • Eccessiva alimentazione

Se dovessimo scegliere di trattare il sovrappeso senza andare a correggere le cause che lo hanno generato ci potranno essere buone possibilità che il problema si possa ripresentare in un futuro più o meno distante.

Dieta no

Un modo diverso di trattare il problema consiste nell’ evitare l’approccio prescrittivo proprio di una dieta strutturata e intraprendere un percorso meno rigido puntando maggiormente sull’educazione alimentare. Una caratteristica decisamente positiva di questo approccio è la presa di coscienza circa gli errori alimentari che si commettono e la consapevolezza che si matura sugli alimenti e sull’adeguatezza delle porzioni. Quando si sceglie di perseguire questo genere di approccio bisogna armarsi di molta pazienza: è un percorso che il bambino deve condividere con tutta la famiglia, anche i nonni o zii se questi dovessero curare direttamente l’alimentazione del nipote.

Riflettiamoci su

Non si può dire in assoluto se sia da preferire un approccio più o meno rigido in età pediatrica, questo genere di valutazione spetta al professionista solo dopo aver effettuato una buona anamnesi. In alcuni casi di obesità infantile può rendersi indispensabile applicare inizialmente un regime più rigido salvo poi rivalutarlo non appena il quadro migliora sensibilmente così come in una situazione di leggero sovrappeso una prescrizione dietetica recherebbe più danno che beneficio. 

Ogni caso è a sé stante e la soluzione più appropriata va scelta in condivisione con i membri della famiglia, del resto, senza la loro piena e sincera collaborazione, si rischia di fare ben poca strada.

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Conclusioni

È importante tenere a mente che il sovrappeso e l’obesità infantile sono fattori di rischio gravi per la salute e che, proprio per questo motivo, è importante confrontarsi con il proprio pediatra ed effettuare regolarmente i bilanci di salute. Come per gli adulti, e a maggior ragione nei bambini, è di fondamentale importanza comunicare il concetto di educazione alimentare condivisa da tutti i membri della famiglia piuttosto che il concetto di schema dietetico. Lo schema dietetico fine a sé stesso lascia il tempo che trova mentre un buon insegnamento lo porteremo avanti negli anni. 

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