Questo termine viene spesso utilizzato in modo improprio come sinonimo di dolore epigastrico. In realtà la gastrite non si accompagna a sintomi tipici ma spesso, nelle forme croniche, è del tutto asintomatica.
Cos’è?
La gastrite è un’infiammazione della mucosa gastrica e l’unico modo per diagnosticarla è quella di effettuare diagnosi istologica su campioni di mucosa gastrica. Il modo più rapido e semplice che abbiamo per poter effettuare questa indagine è quella della gastroscopia.
Possono esserci diversi tipi di gastriti:
- Gastrite acuta
- Gastrite cronica
La gastrite acuta è un’infiammazione grave e diffusa della mucosa talvolta in associazione con lesioni erosive e/o emorragiche. Generalmente regredisce in una o due settimane se trattata in modo opportuno con le giuste cure mediche oppure eliminando la causa scatenante. Le principali cause di gastrite acuta sono: farmaci, infezioni batteriche o virali, agenti chimici, condizioni stressanti.
La gastrite viene definita cronica quando il processo infiammatorio di protrae per oltre le due settimane. Lasciando per un secondo momento le classificazioni delle gastriti autoimmuni, linfocitarie e granulomatose, la quasi totalità delle gastriti atrofiche e non atrofiche sono causate dall’agente infettivo Helycobacter Pylori.
Come si cura?
Generalmente sono le forme acute erosivo-emorragiche che vengono ospedalizzate e poste sotto osservazione medica. Dopo aver avviato le procedure urgenti quali ripristino dell’equilibrio acido-base, l’idratazione del paziente e il controllo dell’emorragia si passa al controllo della secrezione acida, sedazione del dolore e infine identificazione ed eliminazione della causa scatenante.
Per quanto concerne le forme croniche non vi è ancora un pattern di trattamento codificato: possono essere completamente asintomatiche o con sintomatologia variabile da paziente a paziente. La terapia sarà calibrata sulla base del sintomo da trattare: procinetici per alterata motilità, antiacidi per iperacidità, ecc…
Consigli alimentari
È prioritario evitare qualsiasi tipo di alimento che può andare a creare: irritazione meccanica della mucosa, ed esacerbare secrezione acida gastrica.
Sarà opportuno quindi evitare di consumare alimenti quali:
- Caffè, the, bevande alcoliche, bevande a base di cola, bibite gassate
- Cibi molto caldi o molto freddi
- Latte e derivati
- Cioccolato
- Erbe aromatiche quali menta, mentuccia, origano…
- Spezie quali pepe, cannella, chiodi garofano…
- Brodi vegetali o animali con o senza aggiunta di additivi
- Cibi fritti
- Cibi piccanti
- Alimenti molto salati o molto zuccherini
- Succhi e nettari di frutta
Il tutto deve essere opportunamente integrato all’interno della dietoterapia prescritta dal medico.
Buone abitudini
Che dovrebbero essere adottare in ogni caso a prescindere dalla presenza di sintomi riconducibili alla gastrite.
- Evitare il fumo
- Evitare lunghi digiuni e consumare gli spuntini
- Scegliere metodi di cottura semplici che non implichino l’uso di grassi durante la cottura (cottura al vapore, bollitura, al forno, in pentola antiaderente)
- Scegliere alimenti facilmente digeribili a seconda della sensibilità individuale.