Malattia da reflusso gastro-esofageo

Il reflusso gastro-esofageo è un evento del tutto fisiologico, in media un soggetto può avere fino a 50 episodi al giorno della durata di pochi secondi. Questi episodi non vengono nemmeno avvertiti, se questi episodi anziché durare qualche secondo perdurano per qualche minuto allora in questo caso si parla di Malattia da Reflusso Gastro-Esofageo.

Cos’è?

La Malattia da Reflusso Gastro-Esofageo o GERD (Gastro-Esophageal Reflux Disease), è una patologia la cui incidenza è in costante aumento con una maggioranza di pazienti affetti di sesso maschile con età superiore ai 50 anni. 

La GERD insorge a seguito di uno squilibrio fra i meccanismi difensivi della mucosa esofagea e fattori aggressivi. I meccanismi di difesa dell’esofago sono:

  1. Barriera anti-reflusso che consiste principalmente nello sfintere esofageo inferiore
  2. Clearence esofagea cioè la pulizia dell’esofago effettuata da parte della saliva che ha pH alcalino
  3. Trofismo mucoso, la mucosa esofagea è caratterizzata da un rapido ricambio e da una stretta coesione così da non far filtrare gli acidi gastrici

Dal punto di vista clinico la GERD si presenta con sintomi tipici quali: bruciore retrosternale, dolore in zona epigastrica e rigurgito di materiale acido. Possono manifestarsi anche dei sintomi atipici quali: raucedine, tosse, laringite, lesioni dentarie.

La diagnosi di GERD è data da un’accurata anamnesi dei sintomi, indagini strumentali per valutare le lesioni della mucosa e pH-metria delle 24 ore.

Come si cura

La GERD è una malattia cronica con tendenza alle recidive spesso associata a ernia iatale, oltre alla terapia farmacologica è bene sapere che:

  1. Il sovrappeso aumenta l’entità del reflusso gastro-esofageo
  2. Maggiore è il volume del pasto maggiore sarà l’entità dei sintomi
  3. Il fumo di sigaretta diminuisce il tono dello sfintere esofageo inferiore
  4. Abiti e cinture strette favoriscono il reflusso

Consigli alimentari

Sono da integrare nel proprio percorso nutrizionale ed è bene ricordare che sono soggetti a variabilità basata sulla tolleranza individuale:

  • Alimenti ricchi di grassi
  • Caffè, the, bevande alcoliche, bevande a base di cola, bibite gassate
  • Cioccolato, menta
  • Pomodori, agrumi
  • Spezie quali: cannella, chiodi di garofano…
  • Alimenti molto caldi o molto freddi

Buone abitudini

Fungono da integrazione ai consigli alimentari, sarebbe meglio farli diventare parte fondamentale del proprio stile di vita:

  • Smettere di fumare
  • Non indossare abiti troppo stretti
  • Non coricarsi dopo i pasti e mantenere una postura eretta, eventualmente coricarsi dopo almeno tre ore dal pasto
  • Ridurre il volume totale dei pasti
  • Masticare adeguatamente il cibo
  • Non bere più di due bicchieri d’acqua durante il pasto
  • Non effettuare sforzi fisici dopo il pasto
  • Correggere il sovrappeso se presente

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