Perché non dimagrisco tutte le settimane?

Spesso, quando si inizia un percorso finalizzato alla perdita di peso, ci si aspetta di avere una perdita di peso costante e quasi uguale ogni settimana. Accade però che, dopo qualche settimana, il peso non subisca alcuna variazione, perché?

Dimagrimento: le cause

Il dimagrimento è diverso dalla perdita di peso, con il termine dimagrimento si parla di una vera e propria riduzione della massa grassa mentre la perdita di peso indica anche una riduzione del comparto dei liquidi. 

La regola fondamentale del dimagrimento è quella del deficit energetico: bisogna introdurre meno energia di quella che si spende. È quindi responsabilità del nutrizionista impostare un piano alimentare che sia necessariamente in deficit rispetto al bisogno energetico dell’individuo, cioè una dieta ipocalorica bilanciata.

Perché la dieta ipocalorica deve essere bilanciata? Per sostenere correttamente l’organismo nello svolgimento delle attività quotidiane, prevenire eventuali carenze ed evitare la perdita di massa magra.

Dieta si ma non solo…

Il deficit energetico si può attuare in tre differenti modi:

  • Dieta ipocalorica bilanciata
  • Aumento del dispendio energetico
  • Combinazione di dieta ipocalorica bilanciata e aumento del dispendio energetico

La migliore strategia è la terza cioè quella di combinare un deficit energetico appropriato con un aumento del livello di attività fisica.

Quante volte ci sarà capitato di sentirci dire “per dimagrire bisogna mangiare un po’ di meno e muoversi di più”? 

Credo sia capitato più o meno a tutti e questa è la semplice spiegazione. 

Se la mettiamo in questi termini in linea di massima ci si aspetterebbe di dimagrire in modo lineare e costante per tutta la durata del percorso di dimagrimento ma purtroppo non è sempre così, anzi, spesso ci si ritrova in una situazione in cui la bilancia non da segni di miglioramento.

Ecco cosa va storto

L’aderenza alla dieta è fondamentale al fine del dimagrimento ma può capitare che questa venga meno. Ci possono essere diversi motivi per i quali ciò accade:

  • Dieta poco piacevole da seguire o poco adeguata al proprio contesto familiare e sociale
  • Scarsa motivazione intrinseca
  • Errata percezione su ciò che si fa rispetto a ciò che si dovrebbe fare
  • Cause esterne non modificabili

Se la soluzione proposta dal nutrizionista si rivelasse poco adatta sarà opportuno modificare il menù proposto al fine di renderlo più adeguato alle proprie esigenze e più piacevole da praticare.

Quando la motivazione viene meno invece sarà utile cercare di capire perché abbiamo scelto di intraprendere il percorso di dimagrimento e focalizzarci maggiormente sull’ottenimento dei benefici.

Quando parliamo di errata percezione mi riferisco al fatto che, spesso, si ha l’idea di svolgere correttamente la composizione dei pasti mentre si prende solo una parte del menù proposto dal nutrizionista e il resto lo si compone a proprio piacimento. In questi casi spesso non si controllano le porzioni di frutta e ortaggi e si presta poca attenzione ai condimenti. Sempre della stessa tipologia è l’errore di percezione che facciamo nel momento in cui svolgiamo attività fisica, è piuttosto comune sovrastimare lo sforzo e sottostimare lo sgarro.

“ho camminato tutti i giorni, sa?”  

“ma cosa vuole che faccia se mangia più frutta e più verdure?” 

“comunque l’olio d’oliva fa bene!”

Queste sono solo alcune delle frasi che vengono dette più spesso negli studi…

Quando viene impostato un deficit energetico lo fa tenendo conto di porzioni con grammature ed è importante rispettarle altrimenti non avrebbe senso il lavoro che viene fatto dal professionista!

Quando si parla invece di cause esterne non modificabili si parla di trasferte di lavoro con conseguente consumo dei pasti in ristoranti e mense o più o meno situazioni simili. Queste situazioni sono fuori dal controllo e bisogna cercare di scegliere il “male minore”.

Altre cause

Non di rado sono da tenere in considerazioni altri fattori, che hanno poco o nulla a che vedere con la dieta o l’attività fisica e sono:

  • Fluttuazioni ormonali (nelle donne con in età fertile)
  • Assunzione di farmaci
  • Conseguenze dello stato di salute
  • Alvo costipato

Il periodo del mese in cui si trovano le donne con il ciclo mestruale può influenzare molto il risultato sulla bilancia, ovulazione ciclo portano ad un aumento anche considerevole del ciclo mascherando così anche il dimagrimento.

Farmaci a base di ormoni o anche FANS aumentano la ritenzione di liquidi e, di conseguenza, il peso.

Lo stato di salute è importantissimo: quando ci si ammala e si assumono farmaci è normale non seguire correttamente il piano alimentare; questi sono fattori che influenzano in modo significativo il peso.

Ultimo ma non ultimo è la regolarità intestinale: ha poco senso valutare una perdita di peso se si è costipati, ci peseremmo… con la tara!

Conclusioni

Anche se è molto bello vedere che il peso sulla bilancia scende di settimana in settimana può capitare che non accada. Quando succede è bene non allarmarsi troppo e non pensare al peggio, si tratta di un fenomeno naturale che presto o tardi si può verificare. Quello che consiglio è di valutare la perdita di peso anche su di un periodo maggiore di una settimana ma magari di due settimane oppure un mese. Non si tratta di svolgere una gara con nessuno ma piuttosto di avere dei miglioramenti apprezzabili rispetto al punto di partenza.

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